La vita all’estero non è fatta solo di cose belle, interessanti e strepitose. Esistono anche tante cose noiose, fastidiose e irritanti. Ogni luogo e ogni stile di vita ha i suoi pregi e difetti.
Se il mese scorso vi avevo parlato delle 10 cose che amo della vita all’estero, per bilanciare oggi vorrei raccontarvi quelle che odio della vita all’estero.
Le 10 cose che odio della vita all’estero
1. Preparare il lunch box.
2. Assenza del bidet.
Solo poche di noi hanno la fortuna di avere un bidet nella casa dove vivono. Io confesso di non sopportare più il doccino di fianco al water!
3. Avere sempre un piano B nel cassetto . Da quando inizia la vita all’estero è importante crearsi una via d’uscita. Insomma, avere il classico piano B pronto a cui fare ricorso in caso di problemi.
4. Decolli e turbolenze per tutte coloro che hanno paura di volare.
5. Cucinare sempre il triplo rispetto a quello che faremmo in Italia.
Purtroppo all’estero mancano tanti prodotti che sono alla base della nostra cucina. Ad esempio, non ci sono i salumi o i formaggi o il fornaio che vende pane e focacce. Quindi, ci si ritrova sempre a cucinare molto di più rispetto all’Italia.
6. Fare la coda al controllo passaporti in aeroporto. Doversi ricordare di aggiornare il visto e non dimenticarsi mai di fare le pratiche che ti permettono di uscire ed entrare dal paese più volte in un anno.
7. Gli adii. Quelle cose strappalacrime che ogni anno, o ogni due se va bene, ci troviamo ad affrontare. Non solo per noi adulti ma anche per i bambini.
Le partenze sono momenti importanti. Sia per chi parte che per chi resta. Due o più anni vissuti nello stesso luogo ti segnano. Ti si imprimono addosso fino a cambiarti.
8. Prendere l’aereo per spostarsi e andare in vacanza. Questo vale per me e tutte le Amiche che vivono in luoghi remoti dal resto del mondo. Vivere nel bel mezzo del deserto significa che ogni volta che si decide di viaggiar o andare in vacanza, non lo si può fare semplicemente guidando, ma bisogna prendere ogni volta un aereo e compiere grandi spostamenti.
9. Discutere in una lingua che non è la mia.
Ogni volta che capita di discutere con qualche straniero mi mancano delle parole chiave. Insomma, sei tutta lanciata, gesticoli freneticamente, la tua espressione del viso è contratta e arrabbiata. E poi magicamente STOP. Cerchi la parola. Non la conosci. Cerchi un sinonimo che non ha lo stesso valore. Puff. Finisce il pathos. Discorso rovinato. Fine!
10. Odio le battute, i modi di dire diversi. Talvolta trovo difficoltà a ridere delle stesse cose.
Perchè Paese che vai, proverbi che trovi!
Della vita all’estero odio che alcune nostre battute non sono comprensibili. La traduzione letterale non avrebbe alcun significato. All’estero non capiscono i modi di dire tipicamente italiani. Oppure diventa difficile condividere le battute di un film.
Ma è anche difficile condividere la nostra ironia e comprendere quella altrui.
Il tempo aiuta perché si imparano anche i modi di dire degli stranieri. Ma all’inizio è difficile trovare sintonia per un’ironia davvero diversa.
Quali sono le cose che odiate voi della vita all’estero?
Drusilla, Arabia Saudita
Mi sono sempre chiesta in effetti, che sbattimento possa essere non avere il bidet…
Non avevo pensato al cucinare di più…per me che non amo farlo, sarebbe la catastrofe! Idem per le discussioni, considerando il lavoro che faccio.Quanto all’assenza del bidet, voi expat avete tutta la mia stima! A me il doccino lo hanno proposto per il bagnetto mini della casa nuova ma ho detto di no:piuttosto mi faccio una doccia in più!
[…] vita all’estero non è perfetta. Lo dimostra questa esperienza che sto vivendo. Non poter guidare. Preparare il lunch box per i bambini. Andare a fare la spesa in base agli orari […]